Comunità Capi

Chi siamo?

Una parola: Comunità

L’Agesci, negli anni ’70, ha scelto una parola impegnativa (comunità) per designare la struttura che riunisce i Capi di un gruppo, rifiutando termini amministrativo-aziendalistici (direzione, consiglio ecc…).
Si può ritenere che ciò intenda esprimere un legame in termini di valore tra capi adulti ed anche un impegno di ciascuno verso la crescita di ciascun componente del Gruppo, altri capi inclusi.

La Comunità capi è una comunità di adulti: che vuol dire? Intanto l’adulto educatore è comunque una persona in formazione permanente; fare comunità tra adulti educatori comporta capacità di confronto, di ascolto e di collaborazione (già “allenate” durante il percorso educativo) da mettere in pratica per costruire una proposta educativa per i ragazzi
(Marina De Checchi)

Non è una comunità di vita ma nasce (Comunità capi) per uno scopo educativo, come comunità di cristiani, di uomini e donne che educano e si autoeducano.
(Paola Incerti)

L’adulto è chi ha fatto delle scelte, in primo luogo di servizio educativo; la comunità di adulti nello scautismo è una comunità di servizio, ove amicizia e affinità sono auspicabili ma non indispensabili.
(Fabrizio Tancioni)

Avvisi e Documenti Generali

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